Rimini | Asili, Galvani (Fds) vuole chiarimento in maggioranza
Sostengono tutti e due Antonio Ingroia alle prossime elezioni politiche, ma parlano uno dalla maggioranza, Savio Galvani (Fds), uno dalla minoranza, Fabio Pazzaglia (Sel FareComune), colui che la patata bollente l’ha lanciata nelle mani dell’assessore competente, Gloria Lisi. Il tema è quello degli asili privati.
“Le dichiarazioni del Vicesindaco Lisi in merito alla possibile gestione privata anche solo di una parte dei servizi educativi nei plessi scolastici di proprietà pubblica, unitamente ad un suo apprezzamento nei confronti del privato, crediamo siano il frutto di un equivoco che non ha tenuto conto del dibattito politico che portò ad affidare all'Asp la gestione del servizio. La decisione presa dalla precedente amministrazione venne condivisa da tutte le componenti della maggioranza per ragioni assolutamente contingenti”, ricorda Galvani assieme al fatto che “l'impossibilità (imposta dalla legge in materia di equilibrio tra spesa generale e spesa per il personale) di assumere personale per una gestione diretta da parte del Comune di Rimini dei due nuovi plessi scolastici, orientò l’amministrazione a scegliere l'Asp quale soggetto pubblico più idonea a gestire il servizio in quella fattispecie”.
Galvani però precisa anche che “tale affidamento non può essere utilizzato strumentalmente per appaltare a soggetti terzi. La Federazione della Sinistra vuole riaffermare la centrale del ruolo del pubblico nella gestione dei servizi educativi perché, laddove si ravvisassero mancanze e carenze, diviene fondamentale intervenire tempestivamente per migliorare la qualità del servizio. In ogni caso, sulla questione specifica, riteniamo fondamentale avere una relazione più condivisa all'interno della maggioranza, anche per evitare incomprensioni”.
Sul fuoco ritorna anche Pazzaglia ad attizzare. “Si nota una totale mancanza di volontà politica e di sincerità umana da parte della Vicesindaca che evita accuratamente di rispondere nel merito dei rilievi posti. Gli interrogativi emersi dal documento del gruppo di educatrici e dalle interrogazioni dei consiglieri comunali Brunori, Franchini e Pazzaglia rimangono del tutto inevasi. Gloria Lisi deve spiegare perché il servizio di sostegno ai bambini disabili e i due nuovi plessi didattici pubblici di via della Rondine e via Sacco e Vanzetti stanno per essere passati dal Comune al privato”.